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Royal Rumble 2016, com’è andata?

La WWE ha capito. La WWE ha finalmente capito, ora più che mai, che è necessario costruire quanti più nomi possibile. Questo PPV, Royal Rumble 2016, può essere visto come un momento di svolta davvero importante per la WWE.
Partiamo da alcune considerazioni riguardanti la card. Escludendo il disastroso match del preshow, possiamo dire che hanno lottato quasi esclusivamente nomi nuovi che hanno bisogno di spazio. Il filo conduttore di questa recensione sarà la necessità di rinnovamento e soprattutto la necessità di costruire nuovi volti che la WWE ha in questo momento.

In questo Royal Rumble abbiamo un opener tra Kevin Owens e Dean Ambrose, abbiamo un match per il titolo US con un Kalisto sugli scudi, abbiamo il sempre divertente New Day che ha a che fare con i sempre noiosi Usos, abbiamo una Charlotte che sta imparando a fare bene la sua parte contro Becky Lynch. Insomma, durante l’arco di tutto Royal Rumble ho respirato un’aria di rinnovamento che era assolutamente necessario in vista di Wrestlemania, visti i tanti nomi importanti che probabilmente mancheranno nell’evento più importante dell’anno.

Ok l’aria di rinnovamento, ok lo spazio che hanno voluto dare ai giovani, ok tutto…. Ma i match? Come son stati i match di questo Royal Rumble 2016? Beh, iniziamo la nostra carrellata partendo da…

WWE Intercontinental Title Last Man Standing Match
Dean Ambrose vs Kevin Owens

Dopo TLC le mie parole riguardanti il match tra Dean Ambrose e Kevin Owens furono:

“Il minutaggio è stato bassino e di conseguenza il match ne ha sofferto, considerato che con una fase finale un po’ più corposa avremmo assistito a qualcosa di meglio.”

Ecco, sembra che la WWE mi abbia dato ascolto. Non che ci fosse bisogno della scienza per trarre la mia conclusione. Considerati i pochi match della card, e considerato che questo match è stato l’opener dell’evento, è stato chiaro fin da subito che i due ex-Ring Of Honor avrebbero avuto molto più tempo a disposizione, non solo perché sono loro due ma anche perché la stipulazione è l’ideale per un match lungo e combattuto, cosa che alla fine è stato.

Partiamo con un’ammissione: era tanto tempo che non vedevo un Last Man Standing match così divertente.
Come mai, però, questo match è stato divertente? Semplicemente perché la stipulazione ha fatto la sua porca figura e non è stata una scusa per rendere apprezzabile un match che altrimenti sarebbe lento. Se volete capire cosa intendo guardatevi il last man standing tra Undertaker e Big Show del 2009.

Qui, a differenza di tanti altri last man standing, abbiamo avuto un ritmo molto intenso e abbiamo visto l’utilizzo di oggetti contundenti fin dall’inizio dell’incontro, altrettanto vale per gli spot pericolosi.
Da segnalare la cannonball di Owens fuori ring, le numerose sediate (alcune delle quali abbastanza violente), i kendo stick e per finire i tavoli, tavoli che hanno fatto la loro porca figura.
Le sedie son state usate in modo interessante, divertente Owens che le usa come fossero un divano e bello cazzuto Ambrose che colpisce alla testa l’avversario il quale improvvisa usando la sedia come… boh, un collare. La differenza tra improvvisazione e goffaggine.
E’ stata messa in evidenza l’intelligenza di Owens che interrompe il conteggio dell’arbitro scendendo dal ring e poi usando le corde per tirarsi su. Credo si sia capito che ho apprezzato davvero tanto ‘sto match.
Parlando di numeri sono orientato verso un 7.5, credo sia abbastanza equilibrato e soprattutto meritatissimo.
VOTO: 7,5

WWE Tag Team Titles Match
New Day vs Usos

Stavolta partiamo dal prematch: Francesca 2 mi ha semplicemente ucciso e i New Day ci sanno fare al microfono, il che non è una novità.
Il match invece ha avuto un buon ritmo, però ha sofferto leggermente dell’indifferenza che gli Usos sono capaci di provocare, e se l’incontro è venuto su abbastanza discretamente questo è grazie all’intrattenimento che il New Day è in grado di offrire, con l’ausilio del trombone.
Non c’è molto da dire riguardo a ‘sto match, si è trattato di un incontro di coppia abbastanza normale, forse l’ennesimo match del New Day simpatico e nulla più che in quanto tale si becca un 6.
VOTO: 6

US Title Match
Alberto Del Rio vs Kalisto

Sulla storia che ha portato a ‘sto match avrei qualcosa da dire. Innanzitutto troppi cambi di titolo, in WWE viene contato il numero di regni e non la durata di un wrestler come campione. Quindi Kalisto in pochissimo tempo è diventato due volte campione degli Stati Uniti, il che non contribuisce certamente a dare valore al titolo, un valore che era aumentato col regno di John Cena ma che è nuovamente scomparso.
In più la storia del messicano grande che va contro il messicano nanetto… mi ricorda qualcosina…
Ecco, questo incontro tra Del Rio e Kalisto non vale due secondi di match tra Mysterio e Guerrero. Diciamo che la WWE ha cercato di marciare su questo possibile parallelo, e la cosa si è notata principalmente dal commento.
E’ quindi chiaro che si voglia fare di Kalisto il nuovo Rey Mysterio e di Alberto Del Rio… boh, non sanno manco loro cosa fargli fare da quand’è tornato.
Il match è stato discreto, molto fisico e con alcune manovre che non si vedono sempre, vedi il super inverted suplex di Del Rio. La Salida del Sol è sempre spettacolare e bon, c’è stato qualche piccolo botch ma niente di grave.
La vittoria di Kalisto può anche starci, ma quante volte dovrà ancora passare di mano ‘sto titolo? E poi: è finita qui ‘sta faida? Spero vivamente di sì. Come voto stiamo sul 6,5.
VOTO: 6,5

Andiamo ora a un match che stranamente mi ha divertito e non poco.

il match femminile è stato tra i più interessanti di royal rumble 2016.
il match femminile è stato tra i più interessanti di royal rumble 2016.

Divas Title Match
Charlotte vs Becky Lynch

Solitamente approfitto del match femminile per riposarmi un po’. Stavolta ho preferito aspettare perché sapevo del meraviglioso promo che avrebbero mandato poco prima della Royal Rumble, quindi quale momento migliore?
Andando al match devo dire che alcune cose, come già detto, mi hanno sorpreso in positivo. Come al solito abbiamo Charlotte abbastanza mal sopportata dal pubblico e una Becky Lynch invece idolatrata, però se all’inizio del match si poteva parlare quasi di X-Pac heat nei confronti di Charlotte, col passare del match quest’ultima è stata brava a comportarsi da heel trasformando il solito disprezzo del pubblico smart in disprezzo dovuto all’atteggiamento heel.
Inutile dire che Ric Flair ha fatto la sua parte, il bacio a Becky Lynch è entrato di diritto tra i momenti WTF degli ultimi periodi, però dai, diamo a Charlotte quel che è di Charlotte. In poche parole: il padre la sta aiutando e i risultati si vedono.
Nella fase finale del match ho notato un pochino di confusione, l’azione è stata leggermente slegata però le due sono riuscite a riparare e la conclusione si è fatta apprezzare.
Parliamo un po’ del post match. Abbiate pazienza ma non avendo la possibilità di seguire assiduamente non conosco Sasha Banks. Detto ciò non posso che apprezzare comunque il suo run-in, sembra molto carismatica e soprattutto ha avuto un pop che tanti nel roster si sognano. Che dire? Beh, se questi sono i nomi che ruoteranno attorno al titolo Divas per i prossimi mesi (e forse anni) a mio parere possiamo stare abbastanza tranquilli.
VOTO: 6

Royal Rumble Match for the WWE World Heavyweight Title

E ora finalmente parliamo del main event facendo però una premessa. Negli ultimi due anni sono riusciti con grande maestria e audacia a cannare puntualmente la Royal Rumble, facendo vincere lottatori bolliti o mai digeriti dal pubblico. Quest’anno, a differenza dello scorso, Reigns è fin da subito protagonista della Rumble perché innanzitutto deve difendere il suo titolo e perché poi è il primo a entrare nel match.
Quindi insomma, i presupposti di quest’anno fanno pensare davvero al peggio… e invece?
Invece la Royal Rumble è stata guardabile. Ci sono alcune situazioni che non riesco a spiegarmi, vedi Roman Reigns che esce dal match per uno pseudo-infortunio e che rientra (tra i fischi) solo verso la fine. Questa scelta sarebbe stata abbastanza pessima se Reigns avesse vinto il match ma così non è stato.
Lo posso dire, è ufficiale: Reigns non ha provocato danni alla Rumble, anzi, è stato la variabile l’ha resa incerta sino alla fine.
All’interno dell’incontro abbiamo visto l’esordio di AJ Styles, che se da una parte ha ottenuto un pop smentendo chi pronosticava il contrario, dall’altra ha offerto una prestazione abbastanza dimenticabile, se non per una cosa.
Esatto, l’eliminazione di AJ Styles è stata una delle cose più interessanti di tutto l’incontro perché è stata a opera di Kevin Owens, cosa che mi fa sperare in un match tra i due a Wrestlemania.
Parlando sempre della Rumble, possiamo dire che il ritmo è stato buono, i sacchi di patate hanno avuto poco spazio, non si son visti né commentatori né wrestler del paleolitico e il match ne ha guadagnato visibilmente.
Kofi Kingston come sempre mette a segno il salvataggio miracoloso, stavolta nemmeno troppo spettacolare ma ci sta, non possiamo vedere sempre le stesse cose.

royal rumble
un momento del royal rumble match.

La Wyatt Family ha svolto un ruolo importante all’interno del match rivelandosi un avversario abbastanza ostico per Lesnar. Non ho idea di cosa abbiano intenzione di fare, però ho bruttissimi presentimenti in vista di Fast Lane e di Wrestlemania. Vi prego, spostate Lesnar da lì.
A proposito di Lesnar, l’eliminazione l’ho trovata molto sottotono… avrei sperato in una sua incazzatura che avrebbe portato alla distruzione dei Wyatt ma a quanto pare quest’ultima verrà solo rimandata. Lesnar comunque ha messo in mostra ancora una volta la sua grandissima presenza scenica e capacità sul quadrato. Speravo arrivasse fino alla fine ma evidentemente l’hanno voluto allontanare dalla scena titolata, il che potrebbe pure starci se non fosse che la coerenza va leggermente a farsi benedire. Però forse è ancora presto per esprimersi a riguardo ed è meglio lasciare un punto interrogativo sulla questione.
Altro partecipante è stato Chris Jericho. Lo nomino giusto per dire che è ingrassato in maniera sproporzionata.
Andiamo al finale, piuttosto. Triple H che elimina Roman Reigns e che poi vince Rumble e titolo fa capire quelle che sono le intenzioni per Wrestlemania 32, ovvero un match titolato tra i due. A meno di sorprese inaspettate, ovviamente.
Hanno dato la piccola illusione di una vittoria di Ambrose ma era chiaramente semi-impossibile. Mi piace comunque che stiano incrociando in continuazione le strade di Dean Ambrose e Roman Reigns.

Concludendo il discorso riguardante la Royal Rumble posso dire che il trattamento ricevuto da Reigns può starci anche se resta inspiegabile il suo allontanamento dal ring dopo aver subito una manovra nemmeno così pericolosa. La vittoria di Triple H può starci altrettanto se portano avanti le cose in una certa maniera. Brock Lesnar non è arrivato sino alla fine e un po’ dispiace, ma è chiaro che la Royal Rumble serva anche a costruire qualcosa per il futuro e non è solo fine a sé stessa, quindi accontentiamoci. Anche perché il match nel complesso è stato divertente e soprattutto non ci son stati momenti morti, addirittura nemmeno quando la Wyatt Family ha preso il controllo. Insomma, non male.
Come voto credo che un 7 bello pieno ci possa benissimo stare, qualche scelta così così però se l’obiettivo del match era divertire… beh, ci è riuscito a differenza delle ultime due edizioni.
VOTO: 7

VALUTAZIONE COMPLESSIVA EVENTO

Il PPV è stato nel complesso più che discreto, oserei dire buono. L’opener è stato veramente di ottima fattura e anche se il resto della card (escluso il main event) non ha fatto gridare al miracolo, abbiamo assistito comunque a del buon wrestling e, come detto in apertura, all’affermazione di volti nuovi.
Tanta curiosità per cosa farà AJ Styles, tanta curiosità per Sasha Banks, un po’ meno curiosità per Triple H e Roman Reigns, però dai… considerati i numerosi infortuni possiamo dire che le cose sono andate molto meglio del previsto, considerando anche la brutta strada che questo PPV, anno dopo anno, stava prendendo.

Please wait...

Sinhuè Rossi

Sono appassionato di videogames, programmazione, tecnologia e tutti i settori che girano attorno. Leggo e studio tanto, nella speranza di farmi una cultura e sapere cosa mi circonda. Scrivo per passione.

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