Scienza e Tecnologia

Smartphone: allo studio una batteria che dura una settimana

In un futuro prossimo l’esigenza di dovere ricaricare frequentemente la batteria dello smartphone si ridurrà in modo considerevole. Il problema potrebbe essere risolto con la sperimentazione di un nuovo materiale per lo schermo che ne ridurrà sostanzialmente i consumi.

Normalmente nei dispositivi attuali quasi il 90% della batteria viene sfruttato proprio per i grandi schermi montati su smartphone e tablet. Così, se è vero che da un po’ di tempo non si sono registrate novità per quanto riguarda la  tecnologia alla base delle batterie, la risposta dei ricercatori è stata quella di sviluppare prodotti in grado di razionalizzare il consumo di energia, aumentando di molto la durata della batteria.

Il responsabile della scoperta dei nuovi materiali che comporranno i futuri schermi, è Paiman Hosseini, che ha ribadito come potrebbero davvero cambiare le abitudini di coloro che usano gli smartphone: ‘Oggi dovete ricaricare gli smartwatch ogni notte, ma con questo nuovo materiale potrete farlo una volta alla settimana‘.

Il nuovo vetro che verrà montato sugli smartphone del futuro, sfrutterà impulsi elettrici che potranno essere utilizzati semplicemente con la luce del sole e che non richiederanno l’uso di elettricità.L’azienda che produrrà i nuovi schermi si chiama Bodle Technology e conta di produrre un prototipo entro un anno.

Dalla Apple una soluzione per la durata della batteria per smartphone e portatili

Il problema della durata breve delle batterie dei dispositivi è uno di quelli che ha da sempre preoccupato le case produttrici come la Apple. La stessa azienda americana, negli ultimi anni, ha creato un sistema di celle per dispositivi portatili. Questa tecnologia, già utilizzata da diverse aziende che operano nel settore automobilistico, utilizza una particolare combinazione di idrogeno e ossigeno per creare energia elettrica grazie ad una reazione che emette solo calore e acqua. Una tecnologia ‘verde’ mirata soprattutto al rispetto dell’ambiente e che nei prossimi anni potrebbe essere applicati ai portatili della Apple.

 

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