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La chirurgia estetica per un Selfie perfetto, l’allarme degli esperti

Prima era il Selfie perfetto, autoscatto postato irrefrenabilmente in rete. Poi sono nate le varianti a tema: i Belfie

– istantanee del lato B – e il neo nato Bikini Bridge: nome che deriva dal “ponte” appunto che si crea tre le ossa delle anche (necessariamente sporgenti) e la linea dello slip, scatto realizzabile fotografandosi in posizione supina in riva al mare e non. “mode” innocue? Non per gli under 30, teenager compresi. L’allarme è dato dai membri dell’American Academy of Plastic and Reconstructive Surgery, seguiti dai colleghi italiani: mostrarsi sui social media sta cambiando il modo in cui le persone, soprattutto giovani, vedono e vivono il proprio corpo.

Gli esperti statunitensi hanno presentato di recente a Washington i risultati di una ricerca condotta con 2.700 chirurghi plastici facciali: le richieste di interventi chirurgici , i cosiddetti “ritocchi” per piccole zone del volto da parte di giovani under 30, maschi e femmine, sono aumentate rispetto all’anno scorso del 10%. Stesso discorso anche per la rinoplastica (interventi al naso), il trapianto dei capelli (+7%) e la blefaroplastica (intervento alle sopracciglia +6%).

– Ha dichiaratoEdward Farrior, presidente dell’Accademia – «I social network hanno creato nuovi complessi estetici ed un occhio molto più severo verso la propria immagine. […] Chi usa questi mezzi ritiene che il primo impatto visivo sia fondamentale per fare amicizia, intraprendere relazioni romantiche o per motivi professionali».

Gli innocui autoscatti, insomma, rendono ognuno di noi, i più giovani in particolare, ipercritici per non dire più insicuri, verso la propria immagine. Ma che fine ha fatto il buon vecchio cestino nel quale finivano le foto uscite male? Oggi purtroppo la necessità morbosa di pubblicare tutto e subito sta spingendo molti a ricorrere al bisturi, non valutando nemmeno la possibilità meno invasiva di ricorrere a modifiche della foto che a loro dire la renderebbero un “fake”.kitty-selfie
«Le fotografie fatte senza l’uso del fotoritocco e in momenti di vita quotidiana rimandano un’immagine cruda che spesso mostra imperfezioni che colgono di sorpresa i diretti interessati»,conferma l’esperto.
La potenziale pericolosità dei selfie, dunque, non riguarda solo il rischio di rimanere fisicamente offesi o addirittura morire nel tentativo di trovare la giusta inquadratura (tra le ultime vittime dell’autoscatto la diciassettenne barese affogata a Taranto mentre faceva un selfie con le amiche).

Ma se queste non vi sembrano ancora delle esagerazioni, la più recente follia estetica, che ovviamente sta già diventando un fenomeno virale negli USA, è quella di richiedere un intervento di chirurgia sul solo anulare della mano sinistra che permetta una volta sposati di scattare un selfie perfetto con la fede fresca di nozze. Intanto c’è chi già aspetta con ansia reverenziale che anche questa moda faccia la sua (triste) comparsa anche sul nostro stivale (ed arriverà..statene certi), poiché, a quanto sembra, i format sui matrimoni un tempo tanto in voga, non fanno più tendenza.

Fonte: www.oggi.it

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Redazione

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