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Italiani in fuga verso Tenerife

isole-canarie tenerifeLe Isole Canarie sono un gruppo di sette isole appartenenti allo stato spagnolo: Tenerife, Fuerteventura, Gran Canaria, La Palma, Lanzarote, La Gomera e El Hierro.

Le Canarie ed in particolare Tenerife e Fuerteventura – come l’Australia, l’Inghilterra e ormai pochi altri luoghi al mondo – sono da anni oggetto di migrazioni di massa da parte di italiani, con la differenza che la migrazione di connazionali verso queste isole è costituita da giovani ed anziani in egual misura, in cerca di lavoro e nuove possibilità di vita.

Spiagge sopraffine, parchi naturali, movida notturna e tanti connazionali. Questo è ciò che ci si aspetta leggendo su internet qua e là in cerca di informazioni.
Un angolo sperduto dell’Europa a tassazione praticamente zero rispetto all’Italia, soleggiato tutto l’anno e comodo da raggiungere grazie ai voli low cost.
Ma quali sono le caratteristiche che rendono queste isole L’Eldorado per gli italiani?

FISCALITA’: Nelle isole Canarie, considerate regione autonoma a statuto speciale rispetto alla Spagna, e anche all’Unione europea (Ue), aprire un’azienda costa in media 60 euro tasse comprese. L’Iva è al massimo al 7% e l’imposizione fiscale, tra agevolazioni varie, risulta scontata fino al 90% rispetto all’Italia.
Come in un sogno a portata di mano, non c’è inganno e neanche macchia. Al contrario delle Cayman, le Canarie non figurano in nessuna lista nera o grigia di paradisi fiscali. Tutto è legale ed alla luce di un grande sole. Centinaia sono gli italiani in fila giornalmente agli Uffici di Polizia per richiedere il Nie – il numero di identificazione stranieri che certifica la residenza e col quale è possibile accedere alla fiscalità canaria.
las americas, tenerifeCLIMA: Queste isole godono di un meraviglioso clima per tutto l’anno grazie alla loro posizione strategica tra le coste dell’Africa e l’Atlantico. Nella parte costiera delle isole le temperature medie di gennaio e febbraio si aggirano intono ai 17/18°C (con minime intorno ai 15 e massime intorno ai 20/21), quelle di luglio, agosto e settembre intorno ai 23/24° (con minime intorno ai 20/21 e massime intorno ai 26/27).

Discorso leggermente diverso vale per Santa Cruz di Tenerife, dove si raggiungono picchi di 28/29° nei mesi estivi. Temperature davvero molto piacevoli che permettono di godere sempre appieno della bellezza dei posti senza mai essere infastiditi dall’eccessivo caldo o freddo. Nei periodi invernali le minime non scendono mai sotto i dieci gradi.

Ci sono giornate in cui si risvegliano i venti del Sahara e avvolgono le isole facendo salire le temperature fino a 37/ 38 gradi, è il cosiddetto caldo africano (calima) frequente nei mesi di luglio e agosto.

Alle Canarie si vive insomma a maniche corte tutto l’anno, con la sola preoccupazione del portare sempre con se una maglia a maniche lunghe, a seconda che si salga di altitudine o meno.

Sotto i 30 gradi di Tenerife e Las Palmas, dove la benzina costa 0,92 centesimi al litro e si gode del migliore regime di tassazione europeo, per i pensionati i vantaggi sono ancora maggiori. Tra i 473 mila over 60 italiani emigrati, nei registri Istat del 2014, all’estero, chi va alle Canarie sceglie soprattutto le località turistiche del Sud, dove non esiste l’inverno, solo una lunga estate. E se questo fattore è determinante per i giovani, vogliosi di riversarsi in spiaggia e nei locali notturni, lo è ancora di più per i pensionati. Le località scelte dagli italiani alle Canarie soprattutto Tenerife, Fuerteventura e Lanzarote.
playa_de_los_cristianos, tenerifeCONNAZIONALI: Oltre 60 mila italiani, secondo i numeri dell’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero), hanno preso la residenza alle Canarie piuttosto che altrove.
Così come in un passaparola, gli arrivi dal nostro Paese si sono moltiplicati per la crisi dell’euro. Pensionati che, nonostante un assegno dignitoso, tra tasse e inflazione stentavano ad arrivare a fine mese e precari sfruttati, certi che non avrebbero mai avuto una pensione, hanno preso valige e risparmi, per volare nelle isole spagnole.
Il Sud è sicuramente la zona più “italianizzata”, tanto che si può camminare per le strade di Los Cristianos o Playa de Las Americas senza rendersi conto di essere sbarcati in Spagna. Mentre Los Cristianos, soprannominata dai locali Los Italianos, è affollata soprattutto di anziani, Playa de Las Americas ospita un turismo più giovane, costituito soprattutto da schiere di camerieri, cuochi e baristi dello stivale.
LINGUA: Lo spagnolo è una lingua meravigliosa e certamente tra le più simili all’italiano. Risulta semplice una volta avuto il Nie, frequentare corsi comunali o privati nei quali migliorare pronuncia e comprensione, ma è certo che è possibile in pochi mesi imparare i principali rudimenti anche solo tramite l’ascolto costante e quotidiano delle conversazioni intorno a noi. Per gli anziani che non avessero voglia di impararla resta comunque la possibilità di abitare nelle zone sopracitate, in quel caso la lingua non sarebbe nemmeno necessaria alla vita quotidiana.

Ci sono dunque numerosi fattori che contribuiscono a infoltire le schiere dei migranti italiani, ma sono proprio questi fattori che possono in breve tempo – in genere meno di un anno – causare l’abbandono dell’isola e il rientro in Italia o altrove.
Parleremo nel prossimo articolo di questo argomento. Per ora posso solo consigliare ai lettori di In3click.tv di valutare bene le opzioni se intenzionati a trasferirsi all’estero, perchè la fuga ALLE Canarie può trasformarsi presto in fuga DALLE Canarie!

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Stefania Corrias

“Il guerriero della luce crede. Poiché crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere.” Paulo Coelho

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