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Gavettoni benefici, qualche VIP sceglie la strada della concretezza.

Prendi un secchio riempilo d’acqua e ghiaccio tiratelo sulla testa e secondo le nuove regole dei social, quella sarà la tua protesta contro la S.L.A. 

Ormai è innegabilmente che questo sia il nuovo gioco dell’estate, e lo scopo benefico sta prendendo una posizione ormai marginale.
Una “moda” vera e propria che imperversa tra gli uomini più ricchi e potenti del mondo che hanno deciso di cimentarsi nell’Ice Bucket Challenge, la sfida a secchi ghiacciati appunto.
Dai rappresentanti delle più importanti industrie hi-tech, ai vip di casa nostra, agli attori più famosi del mondo.
Questa nuova mania dei gavettoni benefici, nonostante lo scetticismo, ha comunque agevolato la raccolta fondi contro la SLA con 31,5 milioni di dollari donati contro i nemmeno 2 dello scorso anno.

Le regole: ogni partecipante sfidato attraverso una nomination, entro 24 ore deve registrare un video dove prima annuncia di aver accettato, e nomina a sua volta almeno altre tre persone e si fa rovesciare in testa il catino pieno di acqua ghiacciata (con cubetti di ghiaccio interi che dimostrino quanto l’acqua sia realmente gelida!).
Chi si rinuncia dovrà donare per penitenza 100 dollari/Euro alla associazione contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica, se si accetta si dovranno versare 10 dollari/Euro.
Nessuno sembra aver rinunciato all’estivo “giochino”…almeno non in America…mentre in Italia qualcuno ha deciso di uscire dal mucchio interrompendo questa “catena di S.Antonio.

Non c’è stato Nessun gavettone per Rocco Hunt Vincitore del Festival di Sanremo giovani 2014,rocco hunt che però, pur avendo disatteso le aspettative dei fan in attesa del suo video/gavettone, ha dimostrato di essersi recato in banca per donare 1000 euro alla Aisla (la penitenza è di 100€).

«Accetto la sfida lanciata dal mio caro amico Ciro Immobile e dal grande Gianni Morandi. Grazie per avermi nominato. Però non farò nessun video, non me la sento. In questi giorni abbiamo visto tanta acqua sprecata e pochi aiuti concreti. Nel mio piccolo, a 19 anni, ho cercato anche io di dare una mano. Questa è la mia piccola donazione a favore della causa. #ALSIceBucketChallenge. Infine nomino tutti gli iscritti a questa pagina.
Donate anche voi quello che potete. Non importa quanto, conta semplice-mente farlo. Se siamo in tanti possiamo davvero aiutare chi ne ha bisogno» scrive Rocco Hunt, sul suo profilo Facebook.

Una lezione di sobrietà e concretezza che nemmeno i cosiddetti “grandi” in Italia sono stati stato in grado di impartire.

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Redazione

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