Interviste

VinnieVin – l’altra parte di me

VinnieVin nasce musicalmente agli inizi degli anni 90. La passione per la composizione e l’esecuzione viene fuori sin da subito anche se, inizialmente con molte lacune.

vinnievinDal 1997 al 2011 VinnieVin ha accantonato la musica, senza imbracciare più alcun strumento: ”è stato il periodo più triste e più assurdo della mia vita triste, deluso ed infelice.” Ci racconta VinnieVin, deluso. Nel febbraio 2012 ha dato una brusca sterzata alla sua vita iniziando a comporre nuovamente. Da quel cambio di vita nacque l’album L’altra parte di me. Dopo tanti anni di lontananza da Salerno, ha cercato di riconquistare gli amici di un tempo ma purtroppo non tutti erano disponibili come una volta. La band che ha collaborato nelle registrazioni de L’altra parte di me, è stata chiamata: Heaven and Hell, proprio per le diverse personalità che caratterizzano i componenti. “È stata un’avventura dura, incredibile, bellissima, questo ritorno al passato per la ricerca del mio vero “Me”, e finalmente, l’ho trovato. L’altra parte di me contiene 8 brani, i brani dispari rappresentano la mia parte più cattiva, più oscura, i brani pari invece, la parte più buona, la più chiara.”

Così ci racconta Vincenzo Ianniello, in arte Vinnievin. E ora facciamo due chiacchiere con lui e conosciamolo meglio…


1. Conosciamoci: chi è VinnieVin?
All’anagrafe mi chiamo Ianniello Vincenzo ma gli amici mi chiamano Vinnie. Sono nato a Fisciano, in provincia di Salerno. La mia passione è quella della scrittura, io sono un autodidatta, adoro mettere nero su bianco le mie idee per poi trasformarle in musica.
Amo la musica, vivo per la musica e morirò con la musica. Rappresenta l’unico punto fisso che mi accompagnerà per tutta la vita, il resto è solo un’ipotesi.

2. Parlaci delle tue influenze musicali: chi in particolare ti ha dato il via fra i tanti tuoi artisti preferiti?
Tra i miei artisti preferiti, senza dubbio ci sono i Kiss. Ricordo quando agli inizi degli anni ’80 i miei amici giocavano a pallone ed io mi rintanavo in casa ad ascoltare ”Alive” dei Kiss. Gli anni ’80 hanno rappresentato l’epoca della disco, del Soft Rock ed il mio animo rockettaro aveva poco da scegliere.
Quando ho scoperto Vasco ed ho iniziato ad ascoltare i suoi lavori del 1980, i ho considerati da subito dei capisaldi del Rock Italiano. Nonostante la mia passione per la musica internazionale, ho sempre avuto nel cuore Lucio Dalla e gli Stadio. Tra i miei cantautori preferiti al primo posto ci sono, Gaetano Curreri ed Enrico Ruggeri.

vinnievin3. Sei di Salerno. Vita facile o difficile per un musicista che ci prova?
Per un musicista non è facile la vita, anzi è molto difficile. Di certo Salerno non ha colpe, il problema sono le radio di sottofondo, come le chiamo io, che si accontentano di pochi quattrini pur di mettere la solita musica imposta dalle case discografiche sminuendo la loro missione, che resta quella di procacciare pubblicità per promuovere gratuitamente la musica del futuro, dunque i giovani emergenti. In Campania, purtroppo, sono poche le radio che danno spazio ai giovani emergenti se non a pagamento. Per scelta personale, io non pago le radio. Le radio dovrebbero trasmettere la musica che produco senza che io la paghi, ma in realtà così non accade, o almeno non sempre. La musica fa la radio e la radio fa la musica.

4. I tuoi lavori proseguono. Hai già deciso le date delle uscite di album e pezzi?
Certo, avanti sempre, il mio obiettivo è la musica.
C’è stato un periodo nel quale avevo spento i miei sogni, ragionando col cervello e di raziocinio dimenticando le vere emozioni. Oggi vivo soprattutto di cuore e d’istinto, infatti, si è riaccesa in me la luce dei sogni! Entro la fine del 2017 si concretizzeranno alcuni progetti. Dopo il tributo fatto a Sean Delaney, lo scorso anno in occasione del tredicesimo anno dalla sua dipartita, è stato il turno di un album tributo ai Kiss l’amore della mia vita. Questo è un lavoro dedicato alla memoria della mia mamma che ho perso per leucemia nell’agosto scorso. Un altro progetto al quale sto lavorando è la pubblicazione di un libro fantasy che originariamente doveva essere solo pubblicato in eBook ma che in seguito sarà pubblicato anche in cartaceo devolvendo il 50% del ricavato della vendita all’ A.I.L. di Salerno.

vinnievin salerno5. La band che supporta VinnieVin è in gamba. Dacci il peggior difetto e il miglior pregio di tutti i componenti.
Gli Heaven and Hell sono sia musicisti fantastici ma anche persone eccezionali, infatti siamo legati da profonda stima ed amicizia. Io la ritengo una sinergia che conduce ad una magia, anche perchè loro riescono sempre a riportare in musica tutte le mie richieste, e diciamoci la verità, non è sempre facile. La band è composta da: Antonello Buonocore al basso, Roberto Casaburi alle chitarre, Tiziano Del Sorbo alle chitarre, Sergio Duccilli alle tastiere, Giovanni Iannone alla batteria e percussioni. Insomma, il loro miglior pregio l’ho detto e il loro difetto? Nonostante abbiamo tutti dei difetti, è molto difficile trovarne.

6. La musica ormai gira più sul web che sulla terra. Cosa pensi di questo?
La rete presenta i suoi vantaggi ed i suoi svantaggi. Con i cellulari, oggi ci portiamo il mondo in tasca… ma esiste anche il file sharing e il diritto d’autore non ha più motivo di essere. Ritengo che fino a quando il prezzo dei supporti sarà alto i ragazzi preferiranno scaricare la musica gratis e così facendo, finiranno gli artisti che faranno dischi.

vinnievin 7. I talent show oggi sono quasi normalità. VinnieVin nasce molto prima di questa moda, li reputi
fondamentali per la carriera di un artista?
È una moda che passerà! I talent show vanno avanti, i palazzetti rimangono vuoti ed i concerti annullati. Si bada soprattutto all’immagine dello pseudo artista nei talent, è tutto pilotato, una minima parte dei protagonisti ha talento. Rimangono solo dei limoni da spremere a tempo determinato e poi buttati via. Davvero pochi diventano realmente grandi, io sono profondamente contrario anche perchè oggi si canta su basi preconfezionate e tutto ciò è molto trite.

8. Musicalmente per il tuo genere meglio l’italia o l’estero?
Vedo spesso i dati statistici sulle mie pagine e posso dirvi che miei pezzi vengono più apprezzati all’estero: U.S.A., Australia, Canada, Inghilterra, Russia. Nell’aprile del 2014 il video: “A meno che”, è stato premiato su beat100.com (un sito inglese per artisti emergenti) con il premio stampa. E’ risultato il secondo video più visto al mondo. Inoltre, il mio tributo a Sean Delaney con “I can’t stop the rain” nell’ aprile del 2016 ha ricevuto l’Award Bronze per gli arrangiamenti. In Italia ho avuto solamente complimenti che apprezzo senz’altro ma rimangono solamente complimenti.

vinnievin 9. Siamo alla fine: dai un consiglio a chi, fra i giovani, vuole provare ad avventurarsi nel mondo della musica.
Consiglio ai giovani di non abbandonare mai gli studi e soprattutto non spegnere mai i loro sogni. Se credete in una cosa che fate, non scoraggiatevi perché credere nel proprio lavoro significa esser già a metà strada.
Stay Rock

 


Please wait...

Fabio Serra

Tutte le grandi idee sembrano sbagliate ad un fallito. È sempre un'ottima idea testare le proprie idee su di un fallito per assicurarsi che non gli piacciano.

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