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L’inquilino del terzo piano: un nuovo punto di vista.

L’inquilino del terzo piano: il nostro protagonista,Trelkovsky, interpretato proprio dal regista Roman Polansky è alla ricerca di un appartamento a Parigi, ma appena trovato dovrà avere a che fare con dei vicini non molto amichevoli…

Ma piuttosto inquietanti e grotteschi, e sembra quasi che siano tutti contro di lui. Come se non bastasse Trelkovski scopre che la precedente inquilina, Simon, si è suicidata. Nella casa trova ancora delle sue cose e andando avanti col tempo incomincerà a sentirsi sempre più come la ragazza, anche un po’ spinto da chi gli sta intorno, ad esempio dal barista che gli prepara sempre quello che prendeva  Simon, arriverà a mettersi i suoi vestiti e truccarsi come lei in una sorta di sdoppiamento di personalità, è come se la ragazza  si sia impossessata di lui. Anche quando tenta di liberarsi andando a stare dall’amica si sente preso in giro e così ritorna nell’incubo dove segue le orme della precedente inquilina. La parte che da più spazio alle libere interpretazioni è sicuramente la fine.  Il protagonista finisce per sentirsi come in trappola e non viene mai svelato se è effettivamente come sospetta il protagonista, o se sia solo un paranoico che si fa suggestionare dagli eventi. Nel film l’inizio e la fine si sovrappongono danno un senso di circolarità, che polanski stesso disse di apprezzare  e di ritenerla una forma elegante.L’inquilino del terzo piano film del 1976 è il decimo lavoro di Roman Polanski ed è tratto da un romanzo di Roland Topor del 1964(Le locataire chimerique) ed è considerato il più kafkiano, proprio perchè come nei romanzi di Kafka il protagonista si sente smarrito e perso, e lascia queste sensazioni un pò anche allo spettatore. l’inquilino del terzo piano è uno dei primi film a usare per riprendere la louma (un tipo di gru snodata) per rendere migliore la ripresa.

Avendo rivisto di recente questo film posso dire che nonostante abbia 40 anni rimanga un film che per gli appassionati del genere sia sempre moderno e attuale, trattando argomenti come la difficoltà di convivenza con vicini.

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