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2014 finirà la crisi economica ma milioni di italiani non vanno in ferie

crisi economica

<<La ripresa nell’area dell’euro e in Italia arriverà nel 2014”.>> E’ quanto sosteneva Jean-Paul Fitoussi, professore emerito all’Institut des Etudes politiques de Paris (Iep) e all’Università Luiss di Roma e sostiene ancora che <<il 2014 è l’anno per la ripresa economica italiana>>ma intanto solo il 31% degli italiani riuscirà a permettersi quest’estate almeno una settimana di vacanze, alla fine di questo periodo estivo si stima saranno circa 18 milioni le persone che si metteranno in viaggio, e saranno quindi 30 milioni coloro che non andranno in ferie.

Oltre alla crisi economica degli italiani, quest’anno ci si è messo pure il tempo, che non sta regalando grandi giornate all’altezza di un’estate mediterranea.

Meteo a parte, il tracollo riguardante le partenze per le vacanze estive va avanti ormai dal 2008 così come stimato ad oggi, dall’Osservatorio Federconsumatori-Adusbef.
Appena un’estate prima erano circa 29 milioni gli italiani con le valigie pronte per partire.

Ma non rinunceremo completamente alle nostre vacanze perché, da buoni italiani quali siamo, anche in questo periodo economicamente devastante troveremo comunque il nostro..escamotage per garantire a noi e alla nostra famiglia l’agnato periodo di riposo: optare per una vacanza low cost, è la soluzione che ci farà dimenticare, almeno per qualche giorno, dei nostri problemi…crisi compresa. Una vacanza all’insegna del risparmio, arrangiandosi come meglio si può.
Il nuovo modo di fare turismo sta prendendo piede ormai da parecchio attraverso diversi canali: lo scambio di abitazione, le vacanze da fare in bassa stagione, la ricerca di ospitalità in casa di amici e/o parenti, ma è la riduzione della durata del soggiorno: 3-4 giorni che detiene ancora il primo della classica tra le opzioni degli italiani.

Adesso, in attesa che le parole del professor Fitoussi diventino attendibili almeno entro l’anno…, dar la colpa al tempo se la nostra abbronzatura e il nostro stress..non raggiungeranno gli standard sperati per l’imminente fine stagione, sarà la scusa più quotata tra noi italiani e magari la ritroveremo tra le infinite statistiche..

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