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Fotografia – Dalle origini ad oggi

prima fotografia

Phos (luce) Grafia (disegno). Disegno di luce ovvero Fotografia.

Il termine fotografia deriva dalle due parole greche: luce (φῶς | phôs) e disegno (γραφή | graphè) quindi letteralmente vuol dire “disegnare con la luce”. E’ un processo per la registrazione permanente di un’immagine proiettata attraverso un sistema ottico, l’obiettivo, su di un elemento fotosensibile.
La nascita della fotografia fu possibile grazie ai risultati ottenuti sia nel campo dell’ottica, con l’introduzione della camera oscura, sia in quella della chimica, attraverso lo studio delle sostanze fotosensibili. La prima camera oscura fu realizzata molto prima della scoperta dei mezzi chimici per fissare l’immagine ottica in essa prodotta; il primo ad applicarla in ambito fotografico fu il francese Joseph Nicéphore Niépce, cui convenzionalmente viene attribuita l’invenzione della fotografia, anche se studi recenti rivelano tentativi precedenti, come quello di Thomas Wedgwood.

Nel 1813 Niépce cominciò ad approfondire le tecniche litografiche cercando di capire come impressionare le immagini sulla lastra litografica. Dopo un primo esperimento con il cloruro d’argento, Niépce, passò al bitume di giudea, questa sostanza è una specie di asfalto solubile all’olio di lavanda che se esposto alla luce indurisce. È solo nel 1826 che il fotografo francese ottenne la più antica immagine oggi esistente, si tratta di una vista dalla finestra a Le Gras a Saint Loup de Varennes, con un’esposizione di circa otto ore servendosi, per la prima vota, di una camera oscura in ambito fotografico, il cui obiettivo era una lente biconvessa dotata di una diaframma e di un semplice sistema di messa a fuoco. Ufficialmente la fotografia nasce però il 7 gennaio 1839 quando il fisico François Jean Dominique Arago presentò all’accademia delle scienze francese l’invenzione della dagherrotipia, quindi del dagherrotipo messo a punto dal francese Louis Jacques Mandé Daguerre.dagherrotipo Il dagherrotipo era composto da una scatola di legno, una fessura per la lastra di rame sul retro e frontalmente un obiettivo fisso in vetro e ottone possedendo una luminosità tra f/11 ed f/16, con una lunghezza focale di 350 mm.
Il 1935 è l’anno in cui inizia l’era del mercato fotografico moderno anche grazie all’introduzione nel 1928 del sistema reflex, ossia un sistema ottico che permette di riflettere un’immagine su una lastra smerigliata tramite un obiettivo e uno specchio inclinato a 45° verso l’alto. Grazie alla rivoluzione che il digitale ha portato nella fotografia, ora essa è accessibile a tutti, perchè i costi si sono notevolmente ridotti rispetto ai tempi in cui si usava la pellicola.

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