Scienza e Tecnologia

Rumuki – l’app che protegge dal revenge porn

Arriva Rumuki, un’app che grazie ad un sistema di crittografia, fa in modo che le foto condivise con altre persone non diventino di dominio pubblico.

Tutti almeno una volta abbiamo fatto foto o registrato video da inviare al nostro partner o ad altre persone senza la consapevolezza che questi potessero finire involontariamente sul web. La vita privata oggi è diventata quasi un paradosso, grazie alla tecnologia alla quale siamo sottoposti ogni giorno e nel nostro quotidiano non si può più quasi parlare di privacy. I messaggi e le chat sono diventate di uso comune ormai già da anni, ed è per questo che in qualche modo bisogna salvaguardare la parte personale o privata. Ecco che alcuni sviluppatori si sono posti il problema in modo concreto e hanno tirato fuori Rumuki, un’app che aiuta principalmente a contrastare il revenge porn.


Revenge porn: che cos’è?
E’ la condivisione pubblica tramite il web di immagini intime esplicite, senza alcun consenso del protagonista. Oltre a non avere il permesso dell’interessato, chi pubblica online le immagini lo fa probabilmente per ripicca e ritorsione nei confronti della persona coinvolta, o per stupido cyberbullismo. In pratica il revenge porn è una vera e propria molestia online con conseguenze devastanti per le vittime.

Rumuki: come funziona?
Questa app va inizialmente installata su entrambi i dispositivi che dovranno condivdere il materiale multimediale. Appena si installa l’app viene chiesto di associare i due dispositivi per poter proseguire. Sullo smartphone/tablet, apparirà un codice Qr che dovrà essere letto dal secondo dispositivo – meglio se connesso alla stessa rete wi-fi del primo – per completare la procedura di riconoscimento. Solo a quel punto si potrà iniziare ad utilizzare l’app iniziandola registrazione del video da custodire gelosamente. Fatto ciò, Rumuki si occuperà della sicurezza sullo scambio dei file.

rumukiCome proteggerci dal revenge porn grazie alla crittografia?
Quando la registrazione verrà interrotta, l’applicazione genererà due chiavi di sicurezza, una per ogni dispositivo, diverse tra loro. Sarà da quei codici che dipenderà il destino del filmato. I video – rigorosamente criptati – potranno essere visualizzati solo con il consenso di entrambe le parti. Dal primo smartphone partirà una prima chiave che, passando attraverso i server del servizio (all’interno dei quali verrà conservata al massimo per una settimana), si trasformerà in una seconda chiave che permetterà di decriptare la registrazione. Sui server, dunque, transiteranno – temporaneamente – esclusivamente le chiavi e non i file video, che resteranno rintracciabili solo sui due dispositivi.

rumukiI contenuti rimangono solo sul dispositivo
Rumuki non mette solo al riparo dall’abuso dei materiali da parte dei diretti interessati, ma cerca anche di evitare che siano preda di hacker. Infatti non ci sarà nessuna traccia sui server. I file come ripetuto non passano per nessun server; l’unico modo per entrarne in possesso è attaccare la rete locale a cui sono connessi i dispositivi. Se poi si dovesse decidere di eliminare uno o più video o di non consentire più l’accesso all’altra persona – magari perché i rapporti fra i due proprietari dei dispositivi associati si sono interrotti – basterà cliccare sul pulsante Revoke per togliere l’autorizzazione all’altra chiave e cancellarlo; quei filmati saranno inaccessibili per sempre, a chiunque.

IOS e Android
Un’idea abbastanza semplice ma potenzialmente rivoluzionaria, per ora disponibile solo per utenti iOS; ma presto sbarcherà anche su Android. In futuro a quanto si legge si potrà allargare la protezione anche  alle fotografie.

Per vivere l’intimità dell’amore a cuor leggero, ma in sicurezza. A prova di vendetta. Un messaggio rivolto soprattutto ai più giovani, sempre connessi ma con una scarsa conoscenza dei rischi in cui si può incorrere se si lasciano troppe tracce sul web.

Please wait...

Daniela Gandrabur

Il guerriero sa che è libero di scegliere ciò che desidera: le sue decisioni sono prese con coraggio, distacco e, talvolta, con una certa dose di follia.

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